Laguna da abitare. Il magnifico contesto paesaggistico non poteva mancare di ispirare tanto gli architetti quanto gli interior designers. I moduli abitativi bassi si ritmano a vicenda in una serie di blocchi a varia destinazione abitativa, creando giochi di luci e ombre a piena parete, nell’andare del giorno. Potrebbero ricordarci vagamente le casbah mediterranee, o le tipiche geometrie imbiancate a calce delle isole delle Cicladi. Insomma: mare che cita altro mare, perché il mare collega tutto, anche le idee.
La vicinanza dell’acqua del piccolo canale naturale che scorre oltre il prato, rimanda luce e genera frescura che si insinua fra le tende triangolari, tese all’esterno come vele “stese ad asciugare” lungo un porticciolo tutto privato.
Non occorre essere architetti per capire come le vele così tese generino un notevole ampliamento all’esterno del patio vivibile, e on serve nemmeno essere velisti per sapere che grazie all’effetto “Venturi” ogni minima bava di vento crei una leggera corrente che per contrasto termico si genera spontaneamente regalando ulteriore frescura a proteggere dalla cappa estiva.
Schivata la vetrata agittante e lanciato uno sguardo ai grossi ciottoli che fanno da perimetro alla base dei muri esterni, Il bianco e le venature del legno dei pavimenti con le essenze in Olmo variegato Fiemme 3000 (raramente usato!), sono i padroni dell’interno.
Bianche anche le doghe e le travi a vista del soffitto, quasi si potesse immaginarlo come l’interno della la carena rovesciata, una delle tante barche da pesca che si muovono sul mare, lì a due passi. Soffuse le luci a parete, a confondersi abilmente con la luce naturale che entra dalle vetrate, e soprattutto dal basso verso l’alto riflettendo ancora di più la luminosità dei soffitti bianchi.
I tocchi di colore sono decisi e nitidi: blu, rosso intenso, con note di azzurro e sabbia nelle trame o nelle righe dei cuscini. A ricordarci che qui siamo totalmente immersi nella laguna, e ne facciamo felicemente parte. Al risveglio o la sera, prima di coricarci, immersi nel silenzio appartato della laguna, ce lo ricordano anche i lavabo posti sulle tavole di legno invecchiato e incerato, come zattere fra le piante terracquee decorate sulle pareti dei bagni.
